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Le banche e gli attacchi infor­ma­tici basati sull’IA

Spesso gli isti­tuti finan­ziari sono presi di mira dai truf­fa­tori. Anche per i cri­mi­nali infor­ma­tici l’intelligenza arti­fi­ciale (IA) è estre­ma­mente pro­met­tente, perché rende gli attacchi sempre più sofisticati.

«Tutto il gran par­lare su ChatGPT sti­mola la crea­ti­vità dei ciber­cri­mi­nali», afferma la società sta­tu­ni­tense di ciber­si­cu­rezza Palo Alto Net­works. La squadra azien­dale d’indagine sulle minacce ha sve­lato nume­rosi ten­ta­tivi di frode. Pub­bli­cando siti Internet con­traf­fatti o spac­cian­dosi per il capo grazie all’IA, i cri­mi­nali cer­cano di con­vin­cere i col­la­bo­ra­tori a effet­tuare paga­menti urgenti. «Le truffe fatte con ChatGPT sono in aumento», con­clu­dono gli esperti.

L’Ufficio fede­rale tedesco per la sicu­rezza nelle tec­no­logie dell’informazione (BSI) è pre­oc­cu­pato che in futuro l’IA venga uti­liz­zata in ten­ta­tivi di inganno basati sull’uso di «voci o video fal­si­fi­cati». Ad esempio, i cri­mi­nali pos­sono fal­si­fi­care le voci e lasciare a dipen­denti o clienti di una banca mes­saggi vocali mani­po­lati pro­ve­nienti da un numero di tele­fono appa­ren­te­mente noto. Anche i video regi­strati si pos­sono fal­si­fi­care. Per ora l’IA non sarebbe in grado di imi­tare le con­ver­sa­zioni audio o video in diretta, afferma Nico Lei­decker, un hacker che lavora per l’azienda tedesca di sicu­rezza infor­ma­tica NVISO. «Ma le cose potreb­bero cam­biare in futuro, perché la tec­no­logia si evol­verà rapidamente».

Le aziende che impie­gano al loro interno sistemi di intel­li­genza arti­fi­ciale si tro­vano ad affron­tare nuove vul­ne­ra­bi­lità. Nel suo rap­porto SONAR 2023, la com­pa­gnia di rias­si­cu­ra­zioni Swiss Re lancia l’allarme contro questo feno­meno nel capi­tolo «L’IA viene vio­lata – vul­ne­ra­bi­lità siste­miche di una tec­no­logia in espan­sione». Gli hacker pro­fes­sio­nisti non sareb­bero solo in grado di mani­po­lare i modelli in modo da gene­rare errori e per­dite di dati, ma anche di mani­po­lare i dati, così da fal­sare i cal­coli dei premi, per esempio.

Pro­teg­ge­tevi così:

  • Comu­ni­cate il minor numero pos­si­bile di infor­ma­zioni per­so­nali su di voi. Sulle reti sociali, in par­ti­co­lare, è oppor­tuno agire con grande cau­tela nella pub­bli­ca­zione di informazioni.
  • Siate sospet­tosi quando rice­vete richieste di infor­ma­zioni via e-mail o al tele­fono. Anche le e-mail di mit­tenti cono­sciuti e le tele­fo­nate da numeri noti pos­sono essere falsificate!
  • Gestite con grande pru­denza gli alle­gati delle e-mail e dei ser­vizi di mes­sag­gi­stica breve.
  • In caso di incer­tezze o dubbi rivol­ge­tevi al vostro isti­tuto finanziario.

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